Ecco tornare, tra tantissime critiche e grandi perplessità, la cantante che ha caratterizzato l'infanzia e l'adolescenza di molte di noi: torna, un po' diversa e un po' sempre uguale, Avril Lavigne, con il suo nuovo singolo "Hello Kitty".
Il singolo della pop star canadese è uno dei due singoli scelti, insieme a "Give You What You Like", come anteprima per il quinto album, in particolare, quest'ultimo è stato scelto per essere lanciato sul mercato occidentale, mentre "Hello Kitty" verrà lanciata sul mercato asiatico.
Scontata, dunque, è la scelta del tema, ricaduta sul cliché della gattina più amata del Giappone.
Malgrado la scelta strategica, la canzone non presenta alcuno spunto interessante e sarà, almeno per me, ben presto dimenticata
Il brano ha lasciato perplessi sia i fan della cantante, sia la critica, andando a creare intorno a sé un scia negativa, soprattutto legata alla tematica scelta.
La cantante, infatti, viene accusata di un certo razzismo velato che si celerebbe dietro il testo troppo banale e troppo ancorato ai luoghi comuni sull'Asia e in particolare sul Giappone, andando così a denigrare, in maniera sottile, la stessa cultura giapponese.
Noto anche io una certa superficialità nell'approcciarsi al mondo asiatico, superficialità che arriva a provocare in me un certo fastidio, tuttavia non credo che Avril Lavigne volesse realmente nascondere tra le righe un suo pensiero razzista.
La canzone si apre proprio con le parole giapponesi forse più conosciute nel mondo occidentale "Arigatō", "grazie" in italiano, e "Kawaii", "carino", "adorabile", scadendo così in un'ovvietà certamente poco creativa.
TESTO:
Min'na saikō arigatō,
K-k-k-kawaii, k-k-k-kawaii.
[Verse 1]
Mom's not home tonight
So we can roll around, have a pillow fight
Like a major rager OMFG
Let's all slumber party
Like a fat kid on a pack of Smarties
Someone chuck a cupcake at me
It's time for spin the bottle
Not gonna talk about it tomorrow
Keep it just between you and me
Let's play truth or dare now
We can roll around in our underwear how
Every silly kitty should be
[Pre-chorus:]
Come come Kitty Kitty
You're so pretty pretty
Don't go Kitty Kitty
Stay with me
Come come Kitty Kitty
You're so silly silly
Don't go Kitty Kitty
Play with me
[Chorus:]
K-k-k-kawaii
Hello Kitty, hello Kitty
Hello Kitty, you're so pretty
Hello Kitty, hello Kitty
Hello Kitty, you're so silly
[Verse 2]
Wake up, got a secret
Pinky swear that you're gonna keep it
I've got something you need to see
Let's be friends forever
I wanna do everything with you together
Come and play with Kitty and me
[Pre-chorus:]
Come come Kitty Kitty
You're so pretty pretty
Don't go Kitty Kitty
Stay with me
Come come Kitty Kitty
You're so silly silly
Don't go Kitty Kitty
Play with me
[Chorus:]
K-k-k-kawaii
Hello Kitty, hello Kitty
Hello Kitty, you're so pretty
Hello Kitty, hello Kitty
Hello Kitty, you're so silly
Min'na saikō arigatō! K-k-k-kawaii! [2x]
K-k-k-kawaii! [4x]
Meow.
[Chorus:]
Hello Kitty, hello Kitty
Hello Kitty, you're so pretty
Hello Kitty, hello Kitty
Hello Kitty, you're so silly
[Pre-chorus:]
Come come Kitty Kitty
You're so pretty pretty
Don't go Kitty Kitty
Stay with me
Come come Kitty Kitty
You're so silly silly
Don't go Kitty Kitty
Play with me
Hello Kitty
Hello Kitty
Tralasciando il doppio senso velato, presente in tutta la canzone, il testo non presenta nulla di artisticamente rilevante e si basa sulla ripetizione massiccia del titolo.
Chiaramente è una canzone fondata più sul ritmo e sulla base che sul testo, cercando così di creare un tormentone, orecchiabile e d'effetto.
Non ho apprezzato, tuttavia, il cambio netto nello stile musicale di Avril: la canzone non presenta alcun richiamo al genere musicale tipico della cantante, il Pop-rock, che può essere invece inserita nel genere Dubstep o EDM.
Questo allontanamento dallo stile classico della cantante ha certamente confuso i fan che si aspettavano certamente qualcosa di diverso, più vicino al genere con cui Avril Lavigne è diventata famosa.
Parlando invece del video, ho trovato anch'esso privo di originalità e di elementi interessanti: la clip, eccetto per i colori sgargianti e per la gonna eccentrica di Avril, è statica e sostanzialmente noiosa.
Non ho apprezzato la scelta delle modelle, immobili come manichini: il mercato asiatico è famoso nel mondo per l'uso di coreografie pazzesche e per l'allegria e la dinamicità che i video riescono a trasmettere, e sarebbe stato pertanto più intelligente ricalcare questa tendenza con un video altrettanto movimentato.
Inoltre, in generale, non mi piace vedere una cantante ormai quasi 30enne, atteggiarsi come una tredicenne, senza mai maturare sia nel modo di porsi al pubblico, sia nello stile musicale.
Mi sarebbe piaciuto di più vedere una maturazione sia nei componimenti, sia nello stile, più adatto ad una donna.
Sono passati più di 10 anni dal suo primo album e lei non è cambiata di una virgola: stesso mascara sbavato, stesse ciocche colorate, stessi movimenti da ragazzina.
Apprezzo, al contrario, gli artisti versatili, che sanno cambiare il proprio stile assecondando la loro età e il tempo che passa e lei sta dimostrando di non esserlo affatto.
Questo nuovo singolo, in conclusione, è stata una vera delusione: la creatività ha lasciato il suo spazio alla massificazione forzata, alla ricerca del successo a tutti i costi, a discapito della vera arte musicale.
La canzone risulta banale, commerciale, per nulla originale.
L'elettronica ha sostituito la voce di Avril che passa in secondo piano e diventa semplice decorazione in un brano fatto più per parlare che per essere ascoltato.
E voi che ne pensate? Vi è piaciuta oppure anche a voi non è sembrata all'altezza? Lasciate un commentino qua sotto se vi va, un bacione :*
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